Festa Patronale di Cesano Boscone
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2014:
PERCHÈ ANCORA
UNA FESTA?

di Don Luigi Caldera - Presidente del Comitato Festa Patronale
Non ci si può nascondere che quella di quest’anno è l’edizione con la storia più problematica degli ultimi anni (e forse di tutte le edizioni precedenti). Sì, sicuramente ci sono sempre stati problemi, fatiche, incomprensioni; ma quest’anno si sono sommati elementi così importanti che siamo stati davvero vicini a non fare la Festa: le dimissioni di colui che ne è stato l’anima fino a qui, l’ideatore e il realizzatore che sorprendeva sempre e non si stancava mai, capace di coinvolgere e di trascinare, Indino Salvatore, hanno creato un vuoto non da poco e a lui vanno sincera riconoscenza e ringraziamenti; le elezioni comunali di fine maggio, che hanno creato problemi di relazioni tra le persone e incertezza (vogliamo chiamarla così?) sulle intenzioni di chiunque fosse stato eletto in merito alla Festa.Contro il parere di molti che suggerivano un anno di sosta per riflettere o per segnare uno stacco rispetto a quello che c’era stato prima o per smettere definitivamente di fare la Festa, ho scelto di continuare per alcune ragioni, suggerendo di farla al livello più alto che si potesse raggiungere. Quali sono queste ragioni? Ne elenco alcune: La Madonna del Rosario: stiamo parlando della festa Patronale, non della notte di un qualunque colore. Mettere lei (con tutto quello che c’è di annesso, a partire da suo figlio Gesù e dalla comunità cristiana) al centro dell’attenzione di tutta la città di cui è stata proclamata patrona mi sembra già un buon motivo. Non si butta via un terzo di secolo di storia (siamo al 34° anno!): a me, arrivato quando già non si faceva più, spiace quando, anche da persone che non abitano qui, sento dire ‘Ah, non la
fate più la maratona’. Siamo sicuri di voler buttare via la Festa per poi rimpiangerla?
La Festa unisce tutte le componenti della città che vogliono lasciarsi coinvolgere: è sicuramente un importante
momento di incontro in cui non ci si accontenta del libro delle facce (Facebook vuol dire proprio così), ma ci sono le facce vere delle persone (contente o arrabbiate, a favore o disturbate dalla Festa) che si incontrano.
“La festa ci lavora dentro, ci plasma, ci forgia, ci prepara a un confronto con il mondo, autentico, signorile, non bisognoso di mistificazioni o di illusioni. La festa è tutt’altra cosa rispetto alla realtà del divertimento, inventato dagli adulti.
Quest’ultimo resta alla fine sempre individuale, la festa è di indole comunitaria. Il divertimento è dispersione di energie, la festa è liberazione di energie. Il divertimento spreca, la festa costruisce. Costruisce il noi. Non casualmente, preso alla lettera, divertimento significa solo prendere un’altra direzione, mentre festa significa accogliersi”.
È l’occasione per riflettere su un tema. Quello scelto quest’anno è NUTRIRE IL PIANETA. Evidente il collegamento con EXPO 2015. Il nostro Arcivescovo, il Card. Angelo Scola (che l’anno scorso ci ha onorato della sua presenza e lo ringraziamo ancora) ha messo a tema questo argomento nel discorso tenuto ai Sindaci della Diocesi il 7 dicembre 2013, dicendo tra l’altro che “in verità nutre la vita solo ciò che la rallegra”. Di mio aggiungo che questo tema apre a una specie di ecologia dell’uomo, per fondare su un nuovo umanesimo il nostro futuro.
Legatissimo a questo il fatto della multiculturalità che ha segnato la storia della Festa Patronale, sia per quel che
riguarda le regioni d’Italia, sia per le diverse nazioni che sono state presenti. E anche questo ci aiuta a vivere meglio le relazioni con gli altri. Tutti la vogliono.
Dovreste vedere quante richieste arrivano da tutte le parti (tutte!) per inserirsi nel programma della Festa. Motivo particolarissimo per far festa quest’anno sarà la presenza di Monsignor Franco Agnesi a presiedere la processione
finale: ricorda il 40° anniversario della sua Ordinazione Presbiterale e lo festeggeremo per la sua nomina a
Vescovo (cioè successore degli Apostoli). È la prima volta nella storia che un parroco di Cesano Boscone diventa Vescovo!

2014:
SE DOVESSI PENSARE A UN’IMMAGINE PER LA FESTA PATRONALE DI QUEST’ANNO, PENSEREI A UN TRAGHETTO.

di Simone Negri - Sindaco pro-tempore di Cesano Boscone
Quando, qualche mese fa, Salvatore Indino ha deciso di dimettersi da direttore della Festa Patronale, ho pensato che fosse molto probabile che quest’anno la manifestazione non si tenesse. Sarebbe stato decisamente triste cominciare il mandato senza la festa: si tratta di un traghetto settembrino, appunto, che rende meno traumatico il rientro a scuola, al lavoro, alle solite dinamiche quotidiane. Fortunatamente una serie di valorosi volontari nel corso della primavera ha deciso di riprendere in mano l’organizzazione e di confezionare la manifestazione come la trovate raccontata in queste pagine.
A loro va il mio sentito ringraziamento per il grande lavoro svolto. Anche la giunta neo-insediata, a fine giugno, si è trovata a dover correre per permettere alla kermesse di avere luogo, senza avere il tempo fisico di poter contribuire con il proprio punto di vista e le proprie visioni a riguardo, ma mettendo al primo posto la volontà di organizzare l’evento. Anche quest’anno. Nonostante le difficoltà economiche, la fretta e l’impossibilità di poter esprimere un proprio contributo durante la fase organizzativa.
Va da sé che si tratta di una festa di transizione. O di traghettamento, se preferite. Non solo perché è cambiato il governo cittadino, che inevitabilmente porta avanti le sue sensibilità sul tema, ma perché sono fermamente convinto che una riforma della Festa Patronale è necessaria proprio per permetterle di continuare a vivere. Dobbiamo coniugare
la voglia di freschezza e novità che abbiamo captato nella gente rispetto alle ultime edizioni e la necessità di ridurre i costi, inevitabile per via degli immani tagli di bilancio e di quel rispetto e di quella vicinanza che dobbiamo alle tante persone che proprio nel nostro territorio versano in stato difficoltà.
Ho appezzato l’attenzione che già quest’anno il comitato ha dedicato al contenimento delle spese, organizzando eventi più sobri e con gruppi meno distanti. Ma siamo chiamati a fare di più: sarà necessario impostare una festa più breve, che spalanchi il proscenio a nuovi protagonisti e che sappia
coinvolgere nuove fette di pubblico.
Per fare ciò avremo però bisogno di diversi mesi di lavoro, confronto e riflessione. Dovremo essere capaci di rivedere proprio l’impalcatura della manifestazione, stabilizzandone le fondamenta.
Molto passerà anche attraverso il rilancio del ruolo del Comitato: non possiamo pensare che l’organizzazione
di un evento di tale portata possa pesare sulle spalle solo di pochi volenterosi, ma anche in questo contesto dobbiamo saper attrarre persone che sappiano dare un contributo di novità e che abbiano voglia e tempo da dedicare alla buona riuscita dell’iniziativa. Il tema di quest’anno, “Nutrire il Pianeta”, costituisce un ponte tra Cesano, pronta ad entrare con il suo bagaglio di identità nella Città Metropolitana, e l’avvenimento centrale del prossimo anno, Expo
2015. Ma un ponte è fermo e noi siamo in movimento: lasciatemi allora tornare all’immagine del traghetto
che ho impiegato sopra. Indipendentemente dal fatto che preferiate immagini legate a ponti o traghetti,
permettetemi di augurarVi Buona Festa!
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